lunedì 29 settembre 2008

Groviglio di pensieri

Oggi pomeriggio ho visto un pettirosso.
Stava lì e si guardava intorno. Forse controllava che non ci fossero gatti in agguato, non ci è dato saperlo.

Che animali strani siamo noi. Mi domando se una persona riuscirebbe a passare il tempo come lo passano gli animali.

Guardo il mio gatto. Dorme, gioca, mangia, si fa un giretto, poi dorme di nuovo, gioca di nuovo, mangia di nuovo, e di nuovo si fa un giretto.
Uno sguardo sul mondo umano: televisione, centri commerciali, videogiochi e internet (nel peggiore dei casi), libri (nel migliore), giornali, riviste, discoteca, ristoranti pizzerie donerkebab. Hobby di vario genere e spessore morale, i più all'insegna del consumismo.
Ma in realtà, saremmo capaci di stare solo con noi stessi per 24 ore di fila?

Probabilmente sto diventando "vecchia". Mi guardo intorno e sono in grado di vedere solo lo sfacelo nei giovani.
Provate a frequentare un forum più o meno qualsiasi. Ragazzi di 16 anni che non sanno scrivere. Girovagando su internet si trova di tutto, dai movimenti "pro ana" (pro anoressia) ai nuovi movimenti dei giovani fascisti, a quelli dove si inneggia allo stile di vita trendy e a quelli dove altro non si parla che di vita virtuale. In alcuni si inneggia alla droga, in altri alla violenza. C'è da rimanerci scioccati.
UNA SECONDA VITA NELLE TUE MANI, recita la pubblicità, mentre una "splendida" ragazzina (ma sarà vera poi?) sbatte gli occhioni porgendoti l'oggetto bramato. Target: ragazzine sugli 11 anni. Oggetto bramato: piccolo e tascabile computerino sul quale far vivere la tua "te" virtuale... con tanto di vestiti, soldi e amici virtuali. O_O

Tendenzialmente sarei contraria alle scuole Steineriane, non tanto per ciò che ci insegnano dentro, al contrario, sono vere scuole di vita dove i bambini se non altro crescono veramente "normali", ma per la paura che si finisca in una sorta di società Amish, completamente distaccata dal mondo odierno.
Nutro anche la paura di un eventuale shock, passati da una scuola Steinariana alla dura vita di un liceo medio o comunque della realtà. Un po' come passare da "Matrix - Lato utente" a : "Matrix : Lato macchina". Non dev'essere una esperienza piacevole.

Mi spaventa questo post... è il riflesso esatto di come vagano i miei pensieri, in un qualsiasi lunedì pomeriggio.

domenica 28 settembre 2008

Il mistero dei capelli viola

Voi ce le avete presente quelle signore anziane che hanno i capelli viola? Se non ce le avete presente, mentre siete in macchina, in autobus o sul treno, buttate l'occhio sulla strada (o in stazione) e fate caso alle tante simpatiche vecchiette dal violaceo capello.

In realtà non parlo di un viola scuro o di un viola acceso, ma di un simpatico bianco tendente al lilla. Ci ho fatto caso per la prima volta qualche giorno fa.

Fidanzato insiste nel dire che secondo lui, è colpa di qualche farmaco di cui fanno uso.
Io, onestamente, una idea precisa ancora non me la sono fatta.
E' una di quelle tipiche domande da "Focus Domande&Risposte"...

lunedì 22 settembre 2008

Insisto sulla Mooncup

Poche brevi parole per insistere su una cosa che mi ha totalmente cambiato la vita.
La mooncup.

Alcuni motivi EGOISTICI per utilizzare la mooncup
- riottenere la libertà di "quei giorni"
- andare al mare senza pensare "oddio ho il ciclo"
- andare a dormire senza paura di dover fare duemila lavatrici nei giorni seguenti
- usare la mooncup significa non utilizzare prodotti sbiancati come tampax che possono lasciare residui indesiderati e decisamente dannosi per la nostra salute

Se non siete EGOISTE allora alcuni buoni motivi ALTRUISTICI per utilizzare la mooncup
- non inquinate l'ambiente producendo rifiuto non degradabile
- non date soldi alle multinazionali che spesso sono implicate anche nella distruzione di parte delle risorse terrestri

Ho dovuto discutere con una persona che mi ha detto, testualmente:
"non sono i miei assorbenti a inquinare il mondo"
e anche:
"bisognerebbe iniziare a pensare alle industrie prima di pensare ai nostri assorbenti".
e anche
"il mondo non finirà per i miei assorbenti"

Se questi sono i motivi... allora io dico a chi li sostiene di fare un brevissimo calcolo di quanti assorbenti usate, moltiplicateli per 12 mensilità, e fate approssimativamente il calcolo del volume del rifiuto che verrebbe fuori.. Ok.. ce l'avete chiaro in mente? Quant'è, due, tre sacchetti della spazzatura? Bene, ora moltiplicatelo per un numero X, diciamo, toh, facciamo anche solo finta che esistano 5 milioni di donne in italia in età fertile... 5milioni per 2 sacchetti della spazzatura fanno 10milioni di sacchetti della spazzatura...
ok...

Questa persona mi ha anche detto:
"il fatto è che anche se lo faccio io, non cambia niente"

....Whatever you do will be insignificant, but it is very important that you do it.
(Qualunque cosa fai sarà insignificante, ma è veramente importante che tu la faccia).
Mahatma Gandhi

domenica 21 settembre 2008

La cosa scioccante...

...è andare in un panificio, parlare con il panettiere, e scoprire che non sa come si fa la pasta madre del pane.
La cosa doppiamente scioccante è rendersi conto all'improvviso, che non c'è alcuna (nella maggior parte dei casi) differenza tra il pane del mulino bianco e il pane del panificio sotto casa.
Stesso processo prettamente industriale.
Di fronte al mio sbigottimento (doveva essere evidente, data la faccia del panettiere) mi è stata rivolta la fatidica domanda: Ma come si fa la pasta madre?

La pasta madre non è altro che un pezzo dell'impasto (crudo) del pane precedente, conservato in frigorifero dentro un panno ben stretto. La pasta madre funge da agente lievitante, pertanto non è necessario aggiungere lievito all'impasto.
Per fare il primo panetto di pasta madre la procedura è effettivamente un po' lunga e rognosetta, però se avete un amico o una amica che fa il pane in casa con la pasta madre, basterà chiedergli/le di mettervene da parte un pezzetto.

La cosa fondamentale è che con la lievitazione naturale non si aggiungono *lieviti differenti da quelli propri del pane*. Il lievito industriale come il famoso "pane degli angeli" è praticamente sintetico. Esistono lieviti naturali in commercio, come l'estratto di lievito acido (che è derivante dalla pasta madre) o il cremor tartaro, ottenuto dalla fermentazione del vino, ma è molto differente dall'utilizzare la vera pasta madre.

Una volta ottenuta la pasta madre, il procedimento è relativamente semplice:
la sera prima, si scioglie il panetto di P.M. in acqua caldina con un cucchiaino abbondante di miele o zucchero di canna (per nutrire i lieviti, che fino a prova contraria sono vivi e vegeti), un cucchiaino di salsa di soja (per gli enzimi in essa contenuta), e farina, meglio se di tipo 2 ovvero semi-integrale. Si aggiunge farina fino ad ottenere un impasto molto molle e appiccicoso, come l'impasto di una torta cruda, più o meno. Si lascia riposare la notte in ambiente caldo e buio.
La mattina dopo si toglie un pezzetto (un mestolo da brodo), si impasta con altra farina fino a che diviene morbido e soffice e si tiene da parte per il pane successivo (la nuova Pasta Madre). Il restante si impasta con altra farina, si aggiunge sale (per un chilo circa uno o due cucchiaini di sale), semi a piacere (lino, sesamo, zucca, girasole, papavero etc etc), si lascia riposare per qualche ora in ambiente caldo e buio, e poi si inforna al massimo della temperatura per 20 minuti, e poi per altri 20 a 180 circa. Poi dipende dal pane, a volte ci può volere anche un'ora o un'ora e mezza.

Dopo questa spiegazione, il panettiere aveva una faccia che non vi dico. Ha iniziato a chiedermi "perchè si aggiunge lo zucchero?" e io: "per nutrire i lieviti della pasta madre". Lui: "e perchè la salsa di soja?" io: "per gli enzimi in esso contenuta che facilitano la lievitazione". Lui: "e allora perchè non usi il lievito direttamente?" io: "...."

La risposta "voglio mangiare qualcosa di sano in questo mondo marcio" mi è venuta, ma me la sono tenuta e ho lasciato perdere.
Dove sono finiti i panettieri di una volta? Che si alzavano alle due di mattina per impastare? Ora è tutto fatto dalle macchine, con farine scadenti e prive di qualsiasi o quasi proprietà nutritiva, con lieviti di origine sintetica.

Il pane fatto in casa rimane morbido fino a sei giorni successivi (ovviamente non morbido come appena sfornato), mentre quello del panettiere la sera dopo è praticamente da buttare (a meno che non si acquistino pagnotte da un chilo). E sapete perchè? Perchè i lieviti che sono nella pasta madre non vengono completamente distrutti durante la cottura, e nel tempo che il pane rimane a riposo quando si raffredda, "ripopolano" tutto il pane. Cosicchè il pane è un alimento vivo in tutto e per tutto. Perlomeno, quello fatto in casa.
Grazie Graziella per avermi introdotto il pane come "Dio comanda"!!!! [http://www.graziellamigot.com/Home.html ]

martedì 16 settembre 2008

La felicità..

La felicità è sapere che domani non lavori.
L'infelicità è sapere che venerdì, ultimo giorno lavorativo della settimana e per questo più fastidioso di tutti, recuperi la giornata che fai a casa domani.
Non so esattamente se sono più felice di stare a casa domani o se sono più triste del fatto di lavorare otto ore venerdì.

Ora che ci penso, domani pomeriggio dovrei andare da una amica... onestamente però sto pensando di tirarle il pacco e trascorrere una serafica giornata, 24 ore intere, per i cazzi miei. Penso proprio che le tirerò il pacco.

domenica 14 settembre 2008

Riunione di famiglia

Oggi dopo 10 anni tutta la famiglia da parte di mia madre si è nuovamente riunita.
Questa volta con meno successo visto che eravamo circa un quarto rispetto a dieci anni fa.
Onestamente mi aspettavo qualcosa di meglio.
Altrettanto onestamente devo ammettere che a parte i cugini più stretti, non ho riconosciuto nessuno, eccetto che per un ragazzo di cui assolutamente non ricordo il nome, con il quale avevo stretto un bel legame la volta precedente.

Risultato? Questa giornata non mi ha dato molto, a parte un fastidioso mal di testa dovuto alla confusione... Meno male che me ne sono andata, grazie a mia sorella e ai Gemelli... e con la falsa scusa di darle una mano...

giovedì 11 settembre 2008

La realtà..

La realtà è che ho passato più di metà della mia vita con le mie abitudini attuali.
Quindi, le abitudini sbagliate sono diventate molto più di una routine, ma la mia vita stessa.

Come dire a una persona che ha vissuto in un certo modo per più di metà dei suoi anni, che ora deve cambiare il metodo? Ormai non si tratta nemmeno più di un metodo, ma di una vera e propria realtà stabilizzata.
Vediamo, 25 (ahimè quasi 26) - 11 fa 14 (ahimè, quasi 15)
(Le sottrazioni sono sempre state il mio forte XD)
Quindi da 14 anni le mie abitudini sbagliate mi rovinano la vita.
Quindi, da più di metà dei miei anni attuali, posso dire che ormai le abitudini sbagliate SONO la mia vita stessa.
Interessante.

Eppure, se mi guardo indietro e ripenso alla me stessa bambina, che pensava "come diventerò da grande?", mi rassomiglio all'80% con l'idea della "me adulta".
Sono vegetariana. Sono una persona onesta. Sono sociale e metto a proprio agio anche le persone conosciute da cinque minuti. Penso di essere anche simpatica viste le reazioni ilari di tutti ogni volta che esco con qualcuno :D Penso di essere abbastanza intelligente.
In pratica, sono esattamente l'opposto di ciò che ero quando avevo 11 anni. Ma che dico? No no, alla fine sono la stessa identica persona, il problema è quello che *credevo* di essere quando avevo 11 anni! O_O
Se dovessi indicare il periodo più brutto della mia vita direi che è stato dai 7 ai 14. E' diventato meno brutto dai 15 ai 20, dai 21 qualcosa ha iniziato a smuoversi e ora sto incominciando, tutto sommato, ad essere soddisfatta di ciò che sono.
In parte. C'è quel 20% che proprio non mi va giù e che non riesco in nessun modo a togliermi di dosso. Che palle.

mercoledì 10 settembre 2008

Halloween è alle porte

Mancano ancora quasi due mesi, eppure per me è già tempo di pensare a ritoccare il mio costume di Halloween. Dato che quest'anno andrò al Lucca Comics, penso che unirò le cose e andrò a fare Halloween a Borgo a Mozzano, che è vicino. Sembra sia una festa spettacolare, e nè io nè il mio futuro "splendido" vestito da mago-guerriero (non so perchè ma scrivere maga-guerriera non mi suona tanto bene) possiamo mancare.

Oggi pomeriggio si comincia la ricerca dei materiali...
- pizzo marrone
- stivali bassi [comprati]
- cuoio
- tessuto marrone

Quest'anno intendo completare l' "opera" cominciata l'anno scorso, quando mi sono cucita il mantello. E' un bel mantello nero di lana grossa, che non si chiude sul davanti ma sulla spalla con un mega bottone nero, e un bel cappuccio che quest'anno però dovrò ritoccare per rendere un po' più largo.
L'intenzione è quella di cucirmi dei bracciali di cuoio che coprano tutto l'avambraccio da entrambe le parti, e farmi una nuova maglia che cada "larga" che lasci le spalle scoperte e che sia fatta da una striscia di pizzo sulla parte superiore, sulla falsa riga di una maglia che ho sempre usato con lo scopo di halloween ma che mi è stata rubata (avete capito bene: rubata. Rubata dall'automobile... una maglia vecchia e scassata, ma me l'hanno rubata lo stesso).
Colore base saranno il nero e il marrone.
Kyaaaaa! non vedo l'ora di mettermi all'opera *_*

Sono già in fibrillazione ^__^
Halloween è già qui ^^
E anche la zucca, devo pensare alla forma da fare quest'anno... dovrò già andare dal fruttivendolo a prenotarla ^o^ oddio... sono proprio impazzita.
E' proprio Halloween.

martedì 9 settembre 2008

Non ci credo!!!

Non-ci-posso-credere!
Dopo una settimana di depressione per il JLPT (non ce la farò mai, non sono in grado bla bla bla) oggi sono riuscita a ritirare dalla copisteria tutte le copie degli scorsi esami del 2000,2001,2002,2003. A parte una prova audio (quella del 2000 che onestamente davvero non ho capito molto) il resto, prove audio, grammatica, kanji.... 90% è la media del risultato.

NON CI CREDO!!!!!
Eppure ... ci credo perchè l'ho fatto XD

Ora mi sento un tantino meglio. Posso continuare a studiare come ho sempre fatto finora, magari con meno paranoie mentali. A dire il vero mi aspettavo qualcosa di più difficile... che dire. Meglio così, speriamo che anche quest'anno siano così facili ^_^
今日は本当に嬉しかったです!

Fenomeno Naruto



Dite quello che vi pare, ma per me Naruto e Sasuke sono fatti l'uno per l'altro.

Mannaggia a quei due cosa mi hanno fatto.
Mannaggia a Kishimoto, quanto mi/ci sta facendo dannare.

(ps. il disegno qui sopra, è mio. Residuo da Liceo Artistico.)
(Una versione un po' più grande sta su deviantart.
(Però mi sono accorta che se ci cliccate sopra vi si apre la finestra
con il disegno a dimensioni originali)

domenica 7 settembre 2008

Alghe Hijiki

Oggi ho mangiato le alghe Hijiki.
Lo so, non ve ne potrebbe fregare di meno, e onestamente, nemmeno a me.
Del resto, non si sa mai che questi post vengano utili più alla sottoscritta che ad altri, in un eventuale futuro molto lontano.

Preparazione
Ammollare le alghe hijiki in acqua fredda e sciaquarle 3-4 volte.
Lasciarle in ammollo 30-40 minuti (secondo me andrebbe meglio un'ora ma devo ancora provare).
Preparare un soffritto con aglio e cipolla (o similari, come scalogno, porro e famiglia), scolare le alghe, tagliarle a pezzettini e farle saltare nel soffritto per 10 minuti.
Salare (con sale o tamari), aggiungere prezzemolo tritato e un po' di limone spremuto.
Servire su crostini o anche mangiare da sole così come sono, con un contorno.

Caratteristica di queste alghe è il tipico sapore di pesce che le contraddistingue. Dicono che siano ottime per i capelli, le unghie e in generale che facciano proprio bene (beh, più o meno è quello che si dice di tutte le alghe no?). Si dice anche che i Giapponesi le usino per mantenere folta e nera la propria chioma. Chissà magari un fondo di verità c'è, e la cosa mi farebbe veramente molto piacere dato che al momento penso di essere una delle poche under30 a dover tingersi i capelli del proprio colore... se vi state chiedendo perchè... beh il 50% dei capelli bianchi non è molto carino a vedersi.

Nella cucina vegetariana dove pesce, ovviamente, non ce n'è, le alghe hijiki si dimostrano essere un buon sostituto, quantomeno per darti lo sfizio di mangiare qualcosa che sappia di pesce ma senza gli effetti "collaterali".
Essendo io vegetariana (ovolatto vegetariana), vi abituerete a questo genere di post.

sabato 6 settembre 2008

Sarà la luna.

Sarà la luna forse, ma questi giorni mi fanno schifo.
Dovrei essere contenta.
Un mese di ferie mi hanno fatto tornare la voglia quantomeno di cucinare, lavare i piatti immediatamente dopo aver mangiato, tenere un po' sotto controllo il macello (leggasi: disordine) che c'è nel monolocale dove vivo.
Il problema è che sto fingendo anche con me stessa che sia tutto a posto.
Che va tutto bene.
Che è tutto okay.

Non è tutto okay e non va tutto bene.
E il problema fondamentale è che tutto questo impegno nel fare cose e vedere gente, sta proprio nel fatto che tenendomi impegnata non posso pensare ad altro.
Quindi se da un lato è bello il fatto che sto vivendo di nuovo, dall'altro lato questo è decisamente preoccupante.

3 mesi in carenza di Yoga si fanno sentire. Non vedo l'ora che sia martedì per ricominciare.

venerdì 5 settembre 2008

Il Giapponese

Il mio primo impatto con il Giapponese è stato ai tempi delle superiori. Ero appassionata di anime e manga, il mio primo amore fu Ranma 1/2, seguito poi dai classici Lamù, Maison Ikkoku, dal meno classico Ushio e Tora... Ma la passione si "spense" molto presto.
Frequentavo il liceo artistico che, come tipo di scuola, costa davvero tantissimo. Tra i pasti (tutti i giorni avevo otto ore di lezione fatta eccezione per il sabato), il materiale scolastico (che va comprato ogni settimana, fogli, matite, penne, colori e chi più ne ha più ne metta), non è che mi rimanessero tanti soldi per comprare i manga.
Già all'epoca adoravo mangiare con le bacchette. Vicino alla scuola c'era una rosticceria cinese, e almeno una volta alla settimana si andava tutti a mangiare là. Il riso alla cantonese. Ripensandoci ora, forse una bottiglia di cianuro sarebbe stata più commestibile.
Penso fossimo in 3, o forse in 4, in tutta la scuola, a sapere usare le bacchette con naturalezza. Non so esattamente dove ho imparato, ma ho sempre avuto una buona manualità e un buon coordinamento occhio/mente/mano e quindi...

E' imbarazzante a ripensarci. In quel periodo mangiavo con le bacchette qualsiasi cosa, anche a casa. Ricordo che d'inverno mangiavo i tortellini come se si trattasse di Ramen.
Non ho parole per definirmi.

Il penultimo contatto in ordine di tempo è stato l'anno scorso, una amica studiava Giapponese per conto proprio e io pensavo che fosse malata di mente.
Quest'anno dopo la visione di un po' di anime in lingua originale, mi sono appassionata anche io ... e quest'anno sono io la "malata" che sta studiando da sola. Direi che i risultati ci sono. Anime semplici come Junjou Romantica li capisco al 40% (il che, in 4 mesi, è già un ottimo risultato). Ora appunto mi sto preparando per il JLPT di livello 4, ma devo ammettere di stare affrontando un periodo di depressione notevole a questo proposito.

Infatti. non ce la farò mai.

giovedì 4 settembre 2008

Il JLPT!

Beh è giunto il momento di parlare al mondo di un altro dei miei interessi. Il Giapponese :D

In particolar modo, vorrei porre qui un quesito al quale magari qualcuno saprà rispondere.
Mi sono arrivati i moduli per l'iscrizione al JLPT, però non ho ben capito dove devo incollare la foto. Ovvero, la prima foto ho capito benissimo. Per la seconda invece c'è qualcosa che non mi quadra.

Qualche idea? Una qualsiasi? La appiccico stile francobollo sulla busta? 勿論、冗談だ。 (ovviamente sto scherzando).

Però qualsiasi idea è gradita. Anche perchè ho il terrore di sbagliare qualcosa, di conseguenza vorrei evitare di non trovarmi iscritta all'esame....

Ok come non detto. Allarme rientrato, sono riuscita a capire dove va la seconda foto [edit: sarebbe meglio dire Grazie Matteo per avermi illuminata].
Il fatto è che sono talmente agitata che sono partita per la tangente.
bah.
Non lo passerò mai.