venerdì 5 settembre 2008

Il Giapponese

Il mio primo impatto con il Giapponese è stato ai tempi delle superiori. Ero appassionata di anime e manga, il mio primo amore fu Ranma 1/2, seguito poi dai classici Lamù, Maison Ikkoku, dal meno classico Ushio e Tora... Ma la passione si "spense" molto presto.
Frequentavo il liceo artistico che, come tipo di scuola, costa davvero tantissimo. Tra i pasti (tutti i giorni avevo otto ore di lezione fatta eccezione per il sabato), il materiale scolastico (che va comprato ogni settimana, fogli, matite, penne, colori e chi più ne ha più ne metta), non è che mi rimanessero tanti soldi per comprare i manga.
Già all'epoca adoravo mangiare con le bacchette. Vicino alla scuola c'era una rosticceria cinese, e almeno una volta alla settimana si andava tutti a mangiare là. Il riso alla cantonese. Ripensandoci ora, forse una bottiglia di cianuro sarebbe stata più commestibile.
Penso fossimo in 3, o forse in 4, in tutta la scuola, a sapere usare le bacchette con naturalezza. Non so esattamente dove ho imparato, ma ho sempre avuto una buona manualità e un buon coordinamento occhio/mente/mano e quindi...

E' imbarazzante a ripensarci. In quel periodo mangiavo con le bacchette qualsiasi cosa, anche a casa. Ricordo che d'inverno mangiavo i tortellini come se si trattasse di Ramen.
Non ho parole per definirmi.

Il penultimo contatto in ordine di tempo è stato l'anno scorso, una amica studiava Giapponese per conto proprio e io pensavo che fosse malata di mente.
Quest'anno dopo la visione di un po' di anime in lingua originale, mi sono appassionata anche io ... e quest'anno sono io la "malata" che sta studiando da sola. Direi che i risultati ci sono. Anime semplici come Junjou Romantica li capisco al 40% (il che, in 4 mesi, è già un ottimo risultato). Ora appunto mi sto preparando per il JLPT di livello 4, ma devo ammettere di stare affrontando un periodo di depressione notevole a questo proposito.

Infatti. non ce la farò mai.

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